giovedì 3 maggio 2018

La Direzione.

Direzione. 
In primo luogo solidarietà a Gianni Cuperlo e ammirazione per il suo modo di reagire, un dirigente all'altezza. Sul resto: un compromesso difficile . 
Forse, per spirito unitario l'avrei votato anch'io ma confermo una valutazione di estrema preoccupazione sulla situazione seguita al voto e i suoi sviluppi. 
Una linea politica non c'è. Renzi ha bloccato con energia e consenso nel nostro mondo, ormai però molto ristretto, una linea politica che stava emergendo dallo stesso Presidente della Repubblica e da altri esponenti della storia e del presente del centrosinistra di assoluto valore, come Prodi, Veltroni, Fassino. Come Cacciari aveva previsto, una profezia facile ma solo da lui l'abbiamo sentita, almeno nei forum televisivi e per questo lo cito, solo con un preaccordo con Renzi si poteva evitare di vedersela sfumare. È stato un errore dichiararne, o quasi,
la possibilità sospesi nel vuoto, o almeno così lasciare intendere con le proprie parole. 

Ma aver bloccato una prova, difficile, ma unica nelle condizioni date, rischia di condannare il Pd o ad una nuova avventura istituzionale con la destra e senza M5stelle, che, ad ora, non pare nemmeno realistica, oppure a nuove elezioni. 
Se anche il voto friulano e giuliano venisse confermato come tendenza il Pd vedrebbe, in una elezione prossima, un ulteriore calo appena frenato e la destra, una destra xenofoba ed estrema, un proprio decisivo trionfo. Il segretario reggente ha ora un voto di conferma, non era per nulla scontato, ma in una situazione dove si blocca la marcia del motore in attesa ripartenza 
Davvero non si può chiudere la giornata con maggiori e migliori auspici di quanti ne avessimo. ieri. Vedremo le consultazioni di Lunedì e vedremo cosa si intende per spirito costruttivo, il termine adoperato da Martina e quindi votato, ma in un mare di no.