sabato 3 novembre 2012

“Ma dove siamo capitati ?”



Il politico Beppe Grillo dichiara che gli esponenti, del “Movimento 5
Stelle”,  non devono mostrarle, le stellette, in Tv, se no gliene
toglie qualcuna. Aggiunge considerazioni sul "punto G", riferite, in
qualche modo, alla gentile consigliera comunale di Bologna Federica
Salsi. Un Assessore di Ferrara , del mio PD, ma  giovane e
ultrariformista, rivolge su Facebook, nel santo nome di Blair, una
violenta offesa corporale, anatomica, a Nichi Vendola. Si è scusato, è
vero, ma tant'è: Grillo sdogana, l'intendenza segue. Si dirà che in
autobus, nei cessi delle scuole, davanti alle macchinette del caffè,
nei corridoi degli uffici terziari, il linguaggio non è diverso.
L'impressione però è che una "nuova" politica sia così convinta di sé
da sopravanzare il peggio del gusto comune. Una volta si era
consociativi, lenti, un po' falsi, bulimici di rapporti
interpersonali. Forse solo per questo più educati. Oggi battono le
campagne molte armate di rivoluzionari. Vogliono cambiare tutto e
intanto sostituirsi a "tutti".  I loro fans, leggiamo sulla rete, sono
pronti a difenderli da “bieche strumentalizzazioni”. Insomma viene
sempre buono il vecchio argomento della “verità di partito”. Noi la
prendiamo male, invece. Stiamo nella politica, ma ci chiediamo: “dove
siamo capitati?”. Ma ne abbiamo viste tante, resisteremo. Una cosa non
accettiamo: che una domanda simile se la pongano, allontanandosi,
quelli, molto migliori di noi, che, gente semplice, ingenua, non
accettano che il rispetto, la convivenza con la diversità non siano i
primi valori comuni. Questi no, non avete il diritto di allontanarli.
Sono loro, qualunque età ed esperienza abbiano, il nuovo ed il meglio.

Il contrario
rubrica di Davide Ferrari
L'Unità E-R, 3 Novembre 2012