sabato 8 ottobre 2011

Fino alla terza generazione!

Finalmente una ventata d'aria nuova in Comune. Su proposta dell'attivissimo consigliere Bugani, capogruppo del partito di Beppe Grillo, guadagna terreno un odg sui futuri nominati a qualunque cosa.
I malcapitati dovranno fornire, e vedere divulgati online, non solo curriculum vitae e dichiarazione dei redditi ma anche i propri «rapporti di parentela o affinità fino al terzo grado con eletti a cariche politiche». Così pure dovranno dichiarare se sono parenti fino al al secondo grado «con dipendenti dello stesso ente o aziende presso cui sono chiamati ad operare». Non basta, d'ora in poi potremo sapere se hanno «rapporti di parentela o affinità fino al terzo grado con dipendenti, dirigenti, titolari o soci di maggioranza di aziende fornitrici dell'ente presso cui sono chiamati ad operare».
Sapremo di loro più di quanto certe riviste da parrucchiera ci rivelino di Gegia e di Mengacci.
Il merito di questa bella iniziativa non è solo del Bugani. Nossignore, pare che nessun partito abbia voluto far mancare il proprio Sì. Chi vorrebbe esser tacciato di difensore del nepotismo?
Invece obiettare è fin troppo facile. Siamo sicuri che nell'oceano di problematiche che il Comune deve affrontare siano queste le priorità? Non vogliamo parlar d'altro. I problemi già sul tappeto presentano delicatissime, ma sostanziali, questioni di trasparenza. Basti pensare a tutta la vicenda dell'inevitabile allargamento dei rapporti fra pubblico e privato nella gestione dei servizi. Un mare che bisogna navigare ma dove, per non perdere il timone, bisognerà fare davvero molti passi in avanti sulle regole e soprattutto sugli obiettivi pubblici da fissare.
Gli è che sono temi più difficili. Caro amico Bugani tocca studiare.
Comprendiamo sia più facile alzare sempre di più l'asticella dell'anti-casta, di più, e di più ancora.
Ci sono mete ancora da raggiungere. Si registreranno i parenti, il sangue e gli sponsali, ma gli amori, chi ci informerà degli amori? “E le coppie di fatto?», pare abbia chiesto la consigliera democratica Raffaella Santi Casali. Ha risposto Bugani: «Sarebbe interessante sapere anche gli amanti, ma intanto..”. Già intanto. Fatto sta che le alcove non legalizzate ci sfuggiranno. “E i rapporti occasionali?” Mi chiede l'amico Attilio, all'aria aperta del tavolino fuori dal Benassi. ”Potremmo mettere solo quelli non protetti-dice-così si incentiva anche la prevenzione”.

"Il contrario"
rubrica di Davide Ferrari

L'Unità Emilia-Romagna
Sabato 8 Ottobre 2011