sabato 30 aprile 2011

Piazza de Martiri, Bologna.

Seduti in un circolo vuoto,

“sono tre, dai andiamo”

e le pietre della fontana.

“Hai visto le pietre?

Sono il colore che ho visto

in montagna, sono

figure del Messico

atzeco “-“O almeno..”

“Chissà quale inutile

pensiero le ha messe

lì” in una piazza rotonda

che nessuno incontra

per caso. Noi siamo

a fare del bene, senza

troppo avvicinare.

Vi derivano, gli oggetti

del bene, e guardano

le pietre, attraverso

il vetro verde della birra,

e ridono. Litigano

per ogni escremento

per ogni soldo perduto

Sono, e niente altro,

ogni gesto e parola

è senza importanza,

il valore, la forza

di merce non è più

nelle mani, “E sono persone”

dici, come si invita a

ballare, come si fanno

cose leggere. E loro

muoiono, senza movimento

scivolando, rotolando

come una plastica abbandonata.



Per ricordare la morte di Ranbir.