sabato 22 gennaio 2011

I figli e le Primarie.

Cara figlia, sono contento che ti affatichi per concludere il lungo quinquennio che porta alla laurea magistrale. Però vorrei ti svagassi un poco. Non sai quanti bravi signori non aspettano che di aiutarti, di risolvere tutti tutti i tuoi, i nostri problemi. PS. Ricordati di farti intestare un appartamento, gli anni passano in fretta”.”Caro figlio, tu metti su le installazioni per le fiere. Ne Sono orgoglioso. Ma, hai mai pensato che portando di qua e di là , un chilo o due, di una cosa o di un’altra, potresti avere tante soddisfazioni in più? Magari anche un sottosegretario tuo cliente. Che famiglia spensierata diventeremmo”. Domani vado a lavorare al seggio, e a votare, alle Primarie. Sono tanti i “vincenti” che ho incontrato. E io sempre qui, ad ”andare”. “E’ lo stesso”, mi dico pensando ai miei figli. Troppi vogliono far loro capire come si può grattare, con le unghie piene di terra. Allora, bavero alzato, io vado. Voglio fargli vedere come si deve essere. Liberi.

Il contrario
rubrica di Davide Ferrari
"L'Unità Emilia-Romagna"
22 01 2011