venerdì 3 dicembre 2010

Giancarla Codrignani, 80 anni.

Una foto degli anni ’70, che troviamo nel web, mostra Giancarla Codrignani a braccetto con Lelio Basso ed altri protagonisti internazionali della lotta per i diritti dei popoli. Una Codrignani elegante e sorridente, com’è ora, giunta al traguardo degli ottant’anni.
Con garbata civetteria l’autrice, dopo aver raccolto in volume una ricca antologia dei suoi articoli, l’ha intitolata “Ottanta, gli anni di una politica”, (Edizioni Servitium) spersonalizzando così, se si vuole, il compleanno.
D’altra parte la vivacità ed il ritmo di Codrignani sono,oggi, i medesimi che l’hanno caratterizzata in tante altre stagioni.
Figlia di un militante antifascista e socialista, Duilio, Giancarla cresce in un mondo cattolico che la guerra fredda tiene incatenato senza poterne nascondere le aspirazioni più vere ed inquiete, tese al rinnovamento sociale, alla pace.
L’occasione della rottura è, dopo il ’68, il richiamo al ripudio della guerra. Il Cardinale Lercaro giungerà a condannare i bombardamenti sul Vietnam e verrà per questo allontanato. La sua Chiesa bolognese, attivissima e aperta, verrà colpita, alcune delle menti più forti decideranno, anche per questo, che è il momento di un salto.
Così farà Giancarla, iniziando, nella vita politica e poi in Parlamento, una lunghissima fase di impegno nell’area che si chiamò degli indipendenti di Sinistra, accanto al Pci ma distinti.
Lì Codrignani incontrerà, con Parri e Barbato, Natalia Ginzburg e Galante Garrone, Stefano Rodotà, suo capogruppo, che del volume scrive la prefazione.
Una collocazione feconda che Giancarla ha mantenuto anche dopo, accompagnando, con autonomia e partecipazione, la Sinistra in ogni vicenda, fino al PD di oggi. La testimonianza di pace si è arricchita di una personale capacità di analisi delle varie situazioni internazionali, unendo acutezza e sintesi nel raccontare i diversi conflitti.
La salvaguardia dei diritti umani, sarà uno dei punti di partenza per l’altra sua grande battaglia, quella per dare voce e diritti alle donne, nei continenti del sottosviluppo e nelle nostre città, con un’attenzione che spazia dai temi più vasti ai comportamenti sociali di ogni giorno. Ancora dai diritti sorge il terzo tema prioritario di Codrignani: la riflessione sulla Costituzione.
Prima le lotte per renderla effettiva, e adeguarla a una vita dove le donne siano più libere, e oggi, più spesso, per difenderne i principi, insidiati dalla lunga ondata reazionaria. Il suo ventaglio è ampio, ma mai nella vita di Giancarla si incontra quel limitante dilettantismo che spesso è di chi si occupa di molte cose. E’ chiara linea di una coerenza, unita ad una semplicità, ad esempio nello scrivere, dove al suo saper essere giornalista si unisce la professione, mai abbandonata, dell’insegnamento. La lingua di Codrignani ha anche la lezione dei classici, più i greci forse di Tacito, percorsi con tante generazioni di allievi. Classici attenti ad evitare lunghezze, a tagliare prolissità, come e più dei capiredattori dei giornali di oggi.

Giancarla Codrignani
“Ottanta, gli anni di una politica”
Servitium