sabato 9 ottobre 2010

Quattromila

Quattromila studenti nella Piazza delle Sette Chiese a Bologna. La bomboniera davanti Santo Stefano: gremita. Gente a posto. “Il primo dei nostri che mi ricorda che comunque la Gelmini va forte nei sondaggi, lo stronco”, mi lascio andare con un amico della CGIL. Sì non se ne può più: ogni volta che qualcuno non ci sta, spuntano, da ogni parte, cento sondaggi pret a porter, figli dell’incertezza e di una furbizia che diventa paura. Non bastano le lotte, ma è un bel guaio se non si fanno, quando la causa è giusta. La scuola è sempre la causa più giusta. Se tiri il filo, da lì si disbroglia tutta la matassa. Cerco un po’ di dialogo. “ Come va?”-azzardo timido ad un manifestante. “Scusi ma con la stampa abbiamo già parlato”. “Ah, ecco!” - rispondo. Mi allontano. Mi guardano un po’ stupiti. “Ma chi è questo qui? Troppo vecchio per essere un cronista”. Eppure avrei tante cose da dire, da “insegnare”. A non dividersi, per esempio. Ma forse lo sanno già. Restano in Piazza, nonostante qualche aletta estrema, senza errori e dispersioni. Comunque sono contento di esserci anch’io. Come sempre. “Ciao”-dico al sindacalista-“Vado a comprare l’Unità!”. Cos’altro posso fare.

Il contrario
rubrica di Davide Ferrari
L'Unità Emilia-Romagna
9 Ottobre 2010