venerdì 13 agosto 2010

Il Sindaco di color che sanno

2 Agosto a Bologna, Bersani e Donini al corso. Microfoni aperti. Pochi sanno che trenta metri al massimo, dietro, spalla a spalla ci parlavamo anche io e l’Attilio. Nessuno ci ha registrato. Le solite ingiustizie. Cosa ci siamo detti? Che il Sindaco dovrebbe essere giovane, buono, piacere alle donne, rassicurare gli uomini. Aperto al centro, anche un po’ di sinistra, amico di tutti. Dev’essere nuovo nuovo, ma anche avere esperienza da vendere. Poi siamo arrivati al cuore del problema. “Piacerà ai poteri forti?”” Ed alla pancia della città’? Non ti scordare la pancia!”mi ha corretto Attilio. “Come potrei?” Gli ho risposto guardando in basso”. E ancora: “Che sia del Pd”.”Ma non del tutto. Un po’ si’ e un po’ no”. “Dev’essere dei migliori. Mica dei peggiori”. Abbiamo detto persino: ”Ci vuole uno che prenda molti voti”. Insomma tutto in linea con i severi commentatori mediatici di questi giorni. Color che sanno. Quelli che vogliono azzerare tutti i candidati. “Ma ci vorrebbe uno che conosce Bologna, con qualche buona idea della città!Perbacco!” E’ sbottato l’Attilio. “Bologna? Idee? Lo vedi come sei? Per una volta che la pensavamo come tutti, ste’ cose vai a tirar fuori”.

"Il contrario"
rubrica di Davde Ferrari
L'Unità Emilia-Romagna