domenica 25 luglio 2010

Almirante.

Per i semplici meccanismi di Facebook, molto pettegola e priva di privacy per natura, ho visto iscritte ad un gruppo nato per esprimere simpatia alla figura di Giorgio Almirante alcune persone che conosco, più o meno, ma che stimo, e che sono fra i miei amici su FB.
Non riesco a stare zitto. In gioventù responsabile di un bando per la fucilazione di partigiani ed attivamente impegnato nelle campagne dell'antisemitismo fascista, uomo politico di lungo corso, dopo la guerra, sempre pronto a tutte le battaglie più reazionarie, come l'anti divorzismo e la lotta contro la 194, il sostegno al colpo di stato dei colonnelli greci ed alle sanguinose dittature del Cile e dell'Argentina, presente in più occasioni nei torbidi e nelle violenze che vedevano protagonisti, non certo solo vittime come oggi ci viene raccontato, i suoi giovani violenti militanti. Una loquela efficace ma sempre retorica, populista, un uomo per una vita intera contro la democrazia e la giustizia sociale. Si dice che lui ed il suo partito restarono indenni dalla corruzione messa in luce da tangentopoli. Non ho motivo per credere il contrario ma non deve essere dimenticato che, se certo il MSI era fuori da molte stanze del potere ma non tutte, per esempio al Sud, fu sempre pronto ad appoggiare le destre della DC, ed i gruppi di affari più negativi, ogni qualvolta servisse un voto utile. Certo fece un gesto positivo il giorno dei funerali di Berlinguer, certo oggi molti fra gli uomini che lui lanciò in politica non credono più a quanto affermavano, ma chiudere gli occhi di fronte alla storia, non sentire più le urla della storia più nera del '900 sicuramente ci porterà ad un declino grave, ad una rovina nel profondo dei sentimenti e della cultura della nostra nazione.

Nota scritta su Facebook
Domenica 25 Luglio