venerdì 23 maggio 2008

Bologna verso il 2009. Unire chi rifiuta l'antipolitica.

Bologna verso il 2009. Unire chi rifiuta l'antipolitica. Un' intervista.



Una iniziativa sulle alleanze, di nuovo tipo, che veda il Pd "protagonista", ma rivolta prima a settori sociali e poi a forze politiche, puntando su tutti coloro che non accettano l'antipolitica.
Il risultato potrebbe essere il taglio in sostanza delle ali estreme, a destra e a sinistra.

Ma Davide Ferrari, consigliere comunale PD, che interviene sul dibattito sulle elezioni del 2009 , insiste, "Rivolgiamoci alla societa', dal centro cattolico alla sinistra "intellettuale", "seminiamo". Cosi' l'incontro con possibili alleati si valutera' sulle cose, su basi concrete, piu' forti,sul programma come si dice, ma a partire dall'attenzione agli elettori e ai cittadini piu' che ai soli rapporti politici.
Ferrari, l'attacco della rete Unirsi al sindaco e' stato molto duro.
"Non sono d'accordo e vorrei che comunque si ragionasse su un punto. La venuta e l'esperienza di Cofferati hanno rappresentato e rappresentano un fatto cosi' rilevante che, in ogni caso, sara' sui risultati di questa amministrazione che saremo giudicati.

Non ho negato, quando ne ero convinto, punti critici, ma soprattutto ora e' il momento di incalzare l' azione amministrativa, non di infilare temperini nelle piaghette".
C'e' chi lancia l'allarme su un nuovo 99.
"Il 99 e' lontano, ma non bisogna ripeterne gli errori: il primo fu proprio
quello di sottovalutare le cose fatte.Non servi' allora, nemmeno a rinnovare. Tanto meno serve adesso".

Lei e' stato critico, pero', sui manganelli e lo spray.

Ho dato il mio sostegno in Consiglio. Non mi ha convinto invece la lunga discussione
su questo tema. Anche per entrare in sintonia con settori di centro e popolari dell'opinione pubblica, e della stessa politica, bisogna puntare a coinvolgerli sui problemi della citta', i piu' grandi".
E cioe'?
"Le infrastrutture, che avranno bisogno di risorse pubbliche
rilevantissime, visto che i privati confermano una loro difficoltà ad investire. Non e' un problema solo e tanto di cattiva volonta'. L'economia non tira, e ci si ripiega, non si ha la forza di reagire.E non da oggi. Ben prima del People mover, ai tempi di Guazzaloca, il
tunnel sotto la collina, che contrastai duramente per motivi ambientali, fu pero' affossato
dal disinteresse degli imprenditori. All'nizio era stato un tripudio di si', ma i soldi non vennero mai.

Sara' probabilmente inevitabile fare di piu' da soli, su partite enormi.Bisognera' scegliere priorita' assolute, renderle piu' condivise dall'opinione publica e ristrutturare i bilanci, anche con sacrifici e forse con tasse di scopo.

E ancora un altro tema. Sotto la paura e la protesta per l'insicurezza c'e' il disagio per la cura- che va ancora molto aumentata- degli spazi pubblici. Penso alle scuole, di cui si parla troppo poco.La cosidetta manutenzione e' un tassello della strategia
per la sicurezza. ".
Nel 2009 vede un Pd solitario o alleato della sinistra?
"Il nostro elettorato a Bologna si conferma molto esteso.ma sono convinto che il Pd potra' essere protagonista di un convergere di altre forze, in primo luogo sociali e di
opinione.Richiamo la necessita' di coinvolgere un arco che va dal centro cattolico, non solo ai cattolici progressisti, a una
sinistra intellettuale, radicale ma unitaria, che esiste.Cio' che accomuna e' l'interesse per la qualita' del governo.".
Puo' definire un arco degli interlocutori politici?
E' chiaro che Udc e Sd tendono a rappresentare i settori che ho richiamato. Ma tutto e' in movimento, e si scontrano tendenze opposte ed anche peculiarita' bolognesi complicate. Pensiamo solo al nodo del guazzalochismo. Intanto dobbiamo proporre che si ragioni sul governo, sul buon governare. Non chiedo una rincorsa al centro o nuove maggioranze dietro l'angolo. Mi interessa la qualità della politica. E' questa la vera frontiera "di sinistra": reagire contro l'antipolitica che mina la democrazia facendo lavorare assieme il meglio che la politica ancora esprime. Comunque, a destra, nonostante i toni di Berlusconi, e nella sinistra che viaggia verso l'antagonismo, anche se era nell'Unione, il discorso è opposto e mi pare chiuso."

Capitolo primarie. Vanno fatte sempre, oppure al secondo mandato si puo'
glissare?
"Non voglio tacere un dubbio nel caso del secondo mandato: non vorrei che si
chiudessero in una discussione tutta interna. In ogni caso bisogna proporre forme che incoraggino non solo a votare per le prime cariche, ma a scendere in campo, nei Quartieri, per il Consiglio comunale. Servono persone di qualità.

E per averle bisogna richiamare valori forti, le basi della democrazia.

Dica una cosa "di valore".
"Gli zingari non rubano i bambini"





Tratto da A.Bo. L' Unita' 22 Maggio 2008