mercoledì 13 febbraio 2008

Bilancio del Comune di Bologna. Un contributo.

L’accordo, recentissimo, sugli indirizzi di Bilancio del Comune per il 2008 fra l’Amministrazione ed i sindacali confederali è molto positivo ed accentua il carattere sociale delle scelte di Bologna.
Proviamo ad evidenziarne alcuni aspetti.

ENTRATE

Partiamo dalle entrate, perché ormai quasi solo di queste si scrive e si informa sui giornali e le Tv.
Non sono mancati interventi fortemente polemici, di Galletti, di Bignami e di altri consiglieri del centrodestra. L’On. Galletti, persona per altro competente, ha pubblicato, tempo addietro, addirittura un libro bianco, con prefazione dell’On. Casini: bianco, bianchissimo, tanto da far dubitare vi sia scritto qualcosa.
E’ però naturale e giusto che l’opposizione intervenga, sorprende invece un insistere da parte di importanti organi di stampa che, senza molto impegno sul piano dell’informazione, hanno posto l’accento soltanto su un supposto record nazionale di Bologna nell’aumento della pressione fiscale.
Ma è proprio così? Non è così.
Per quanto riguarda l’Irpef l’aliquota dell’addizionale comunale resta invariata sul livello dello 0,7%, con conferma dell’esenzione per tutti i circa 100.000 contribuenti che presentano un reddito annuo fino a 12.000 euro.
Sono bloccate le tariffe dei nidi d’infanzia, della refezione scolastica, dei servizi socio-assistenziali per anziani, minori e disabili.
Rimangono ferme anche le tariffe del trasporto pubblico.
La generalizzazione a tutti i servizi dell’ Indicatore aumenterà ulteriormente l’equità e, dove già in essere, ha permesso l’esenzione totale o parziale di fasce ampie comprendenti migliaia di famiglie in condizioni disagiate.
Il blocco delle tariffe dei principali servizi a domanda individuale , con le scelte di conferma di questo Bilancio, è durato e durerà un mandato intero, dal 2004 al 2009.
I cittadini bolognesi fino al 2009 pagheranno sulla base di tariffe congelate sui valori 2004.
Quando si chiede dov’è l’impronta sociale di un’ Amministrazione, ecco la risposta: è esattamente qui.
E’ strano : alcuni giornali hanno pubblicato tabelle dove alle tasse ed alle tariffe si sommano le multe (nel peso della pressione tributaria!!!!), e quel che è più bello dividendo il loro ammontare per il numero degli abitanti, quando ovviamente le pagherà chi ha commesso le infrazioni sanzionate.
So bene che le multe pesano, ma rilevo che, nel contempo nessuno ha ricordato la riduzione, sulla base della legge finanziaria 2008, dell’ICI per le circa 125.000 famiglie bolognesi proprietarie dell’abitazione in cui vivono. Il verbale dell’accordo Comune-Sindacati invece mette in rilievo che ogni famiglia interessata risparmierà circa 90 euro.
Il risparmio complessivo delle famiglie sarà di circa 11 milioni di euro.
Viene poi confermata, come negli anni precedenti l’esenzione dall’ICI per gli immobili affittati a canone concordato.
Rispetto a quanto annunciato si riduce l’aumento della Tarsu dal 4 al 3 per cento, di cui l’ 1,8% è il puro, ed ottimistico, adeguamento all’inflazione.
L’aumento “netto”, per così dire, dell’1,2%, punta all’incremento della raccolta differenziata e al potenziamento della pulizia della città e in particolare portici.
Quindi nessun sostanziale aumento della pressione fiscale generale. E anzi una riduzione significativa per le famiglie di minor reddito e maggiormente partecipi dei servizi sociali.

Sulla base di questi provvedimenti si può quindi affermare che la pressione fiscale del Comune sulle famiglie con condizioni di vita medio-basse è stata ridotta e che questo impegno proseguirà fino alla fine del mandato.

SPESE

Le polemiche non hanno risparmiato le spese.
Si è parlato di incapacità a ridurle. Guardiamo ai fatti.
Il bilancio prevede invece un incremento della spesa moderato e mirato, all’incirca allineato al tasso di inflazione.
Dato coerente con quello complessivo di tutto il mandato Cofferati:
Nel periodo 2004-2007 le spese correnti complessive dell’Ente sono aumentate di circa 30 milioni di euro pari ad un incremento del 6%,. Un aumento appunto allineato con l’inflazione registrata nel medesimo periodo.
C’è stato quindi un impegno dell’Amministrazione per il contenimento e la qualificazione della spesa.

Siamo davanti a un bilancio da 515 milioni di Euro, con un incremento di spesa pari a 18,8 ml. di Euro (+3,8 %).
Al netto di alcune componenti straordinarie, dovute alla nuova sede comunale, l’incremento di spesa rispetto al 2007 si riduce a 11,7 ml. di Euro (+2,4 %).
Sono invece rilevanti gli incrementi nell’offerta dei servizi e delle opportunità rivolti ai cittadini. Ne scriveremo in altra occasione.
Qualcuno ha azzardato una avventurosa critica sul piano delle politiche del personale, parlando di immobilismo e auspicando insieme la fine del precariato e la diminuzione drastica degli occupati.
Come dire che si può legare un cane con una salsiccia.
Il personale invece non è aumentato ma si è combattuto il precariato.
Infatti, mentre l’incremento della spesa di personale è stato contenutissimo, l’Amministrazione ha utilizzato la nuova legislazione del Governo Prodi per ridurre il precariato, causato in Comune dal divieto ad assumere, durato anni, e dai blocchi del turnover. Nel 2007 185 lavoratori precari sono stati assunti stabilmente nel settore scolastico e 16 nel settore amministrativo. Nel 2008 avremo altri 104 stabilizzati.
Un risultato importate non solo per questi lavoratori ma per i servizi e la loro qualità.

INVESTIMENTI

Veniamo agli investimenti.
L’Amministrazione ha dimostrato una buona capacità di attivare
percorsi di finanziamento degli investimenti di rilevanti dimensioni, pur
contenendo sensibilmente il ricorso all’indebitamento.

Dall’inizio del mandato ad oggi l’Amministrazione ha finanziato in modo diretto investimenti per circa 305 milioni di euro e ha iniziato la realizzazione in project-financing di opere importanti.
Le voci più significative? La mobilità ha impegnato molte risorse,circa 62 milioni di euro, dall’inizio del mandato.
Ma è stato ed è forte l’investimento per le scuole, 38,4 milioni, e quello per la casa di entità similare.
Sull’indebitamento, due dati : l’incidenza dell’indebitamento del Comune di Bologna è, a fine 2007, dell’8,6%; sono a tasso fisso il 76,2%, mentre solo il 23,8% è
attualmente a tasso variabile; per questi ultimi, trattandosi di mutui a
cessare, non risulta vantaggioso per l’ente procedere a operazioni
rinegoziali.
Questi dati mettono in chiaro l’impegno dell’ Amministrazione per contenere l’indebitamento. Bologna è messa assai meglio della maggioranza dei Comuni di grandi dimensioni.
Quindi la città non si è fermata, molto si è realizzato, poco ci si è indebitati nonostante gli anni di questo mandato abbiano visto una notevole riduzione dei trasferimenti statali.
Questa riduzione ed il persistere di criteri di assegnazione penalizzanti per il nostro Comune hanno causato problemi seri. L’aumento della
addizionale I.R.P.E.F. dallo 0,4% allo 0,7%, introdotto nel 2007, in larga parte si è reso necessario proprio per riequilibrare tale tendenza.
Galletti certo lo sa. Nella sua gestione l’aumento fu dello 0,4 e per problemi similari.
In sintesi l’Amministrazione governa bene. C’è poco da dire, se si guarda al Bilancio questo viene fuori.

PROSPETTIVE

Sarebbe bene allora discutere di più delle prospettive.
Il peso delle contravvenzioni tenderà a normalizzarsi, già lo si vede, se continuerà una chiara politica per la regolazione del traffico, che da certezza e notorietà alle regole. Sarà un bene. Anche questo fattore induce a pensare alla necessità, non solo per la giustizia e l’equità, di insistere nella lotta all’evasione fiscale.
Nel triennio 2005-2007 sono stati recuperati complessivamente circa 60 milioni di euro su tributi locali (I.C.I. e TA.R.S.U.) e su ammende per contravvenzioni non pagate entro i termini previsti.
Bisogna ragionare su come applicare l’addizionale IRPEF in modo da tenere conto delle difficoltà dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, il ceto medio è a rischio non solo i “poveracci”.
Bisogna anche riflettere, è una mia “idea fissa” , su come razionalizzare tutte le voci di entrata, evitare ogni proliferazione di forme di contribuzione non direttamente legate a scopi certi e condivisi.
Sulle spese, al di la di avvilenti polemiche sui costi della politica, vere quanto ipocrite e pochissimo rilevanti sui grandi numeri, le uniche proposte, e di una parte sola dell’opposizione, che ho letto riguardano dismissioni societarie. Tutto si può discutere. Ma il punto, difficile per tutti, è un altro. Anche senza considerare le risorse straordinarie necessarie alle grandi opere è il futuro di un Bilancio così impegnato per la città ed i servizi che va disegnato.
Bisogna fissare quote sostenibili di intervento diretto del Comune su voci determinanti dei servizi, da rendere però certe e meno esposte al precariato per un lunghissimo ciclo, e nello stesso tempo mettere in campo una collaborazione strategica con Stato e privato sociale che garantisca davvero standard di qualità a tutto un sistema di opportunità che sia molto più vasto di quelle direttamente erogate dal Comune.
Non è certo una novità, la direzione è già presa. Ma è urgente un “accordo generale”, un patto strategico a tutto csampo, che permetta un consistente recupero di risorse e garantisca davvero qualità. Così il Comune sarà in grado di reggere garantendosi una funzione di promotore e verificatore di qualità.
Bologna, il suo Comune, dovrebbe agire come possedesse un marchio di qualità, assegnarlo a soggetti e imprese capaci e credibili, e difenderlo. La storia ce lo ha affidato, Le lotte ed il lavoro di generazioni di cittadini e di operatori dei servizi pubblici. Non basta agire caso per caso, foglia dopo foglia. E soprattutto non è accettabile che di fronte ad ogni problema di prospettiva gli interlocutori sociali si appannino scaricando tutto sul Comune (persino sulle Aldini è stato così).
Se si vuole bilancio in ordine e qualità serve un nuovo patto con la città e gli altri livelli istituzionali. Servono parole di verità e di prospettiva. Non le si avranno se non si difende, e con voce ferma, quanto, in questi anni di riavvio e insieme di preparazione, ha fatto la Giunta Cofferati.

Davide Ferrari 11 Febbraio 2008


In rete
La relazione dell’Ass. Paola Bottoni
www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/budget2008/Linee_Indirizzo_bilancio2008.pdf

La brochure: “Un bilancio a servizio della città” www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/budget2008