martedì 23 novembre 2004

Lettera aperta alle compagne ed ai compagni dei Democratici di Sinistra di Bologna, e alle Mozioni congressuali.


Care compagne, cari compagni,

          sono iniziati i congressi di sezione. Si vedranno al termine i risultati definitivi.

Ma già ora si può affermare che emergono alcuni dati politici che riguardano tutto il partito, nella realtà di Bologna.

La grande e legittima soddisfazione per l’affermazione in città ed in tanti comuni.
L’ avvertire nei cittadini una grande attesa per una nuova qualità di governo.

   C. La volontà di mantenere alta la partecipazione democratica attorno alle scelte delle amministrazioni.

"Dobbiamo continuare a fare come abbiamo fatto in campagna elettorale" questo il leit motiv che ascoltiamo dalle sezioni, una dichiarazione motivata e del tutto da condividere.

Anche il Congresso di Bologna può essere una occasione per raccogliere questo mandato.

Avanziamo quindi la proposta che l’assise federale del 10, 11 e 12 Dicembre, veda la presentazione comune ed il voto di un documento su "Bologna e l’impegno dei DS".

Sappiamo che non è una intenzione solo nostra.

La rilanciamo formalmente, a congressi di sezione aperti, per darle, per quanto ci riguarda, maggiore e chiara forza.

Il nostro partito non può essere un elemento transeunte, è la più grande forza dell’alleanza e deve sentire la responsabilità, nella limpida distinzione dei ruoli rispetto a chi ha il compito di governare, di promuovere il clima partecipativo e sostenere il tono e la qualità dei programmi.

--Per quanto riguarda la partecipazione riteniamo vadano fornite alle migliaia di cittadini che a Bologna e nei Comuni hanno partecipato alla campagna elettorale, sedi permanenti di azione comune con i partiti della alleanza democratica.

--Per quanto riguarda i programmi ribadiamo la nostra netta accentuazione della priorità dei temi sociali:

lotta al carovita,

mantenimento e qualificazione dell’apparato produttivo locale,

garantire risposte, per i nidi, le scuole, i servizi per gli anziani a tutte le famiglie.

Non sono priorità facili in tempi di bilanci ristretti dal governo e dalla crisi economica.

E’ quindi necessaria una vasta opera di mobilitazione e proposta da parte della politica e della società civile per non isolare il difficile corso del governo locale dai cittadini.

Un documento di impegno comune non sarebbe che una prima risposta.

Ma utile, innanzitutto a mantenere uno stile e una sostanza di proposte che si sono rivelate vincenti.

E’ l’unità su un campo concreto di cose da fare assieme.

E’ l’unità che è richiesta e che non offusca le divergenze serie sulla proposta politica nazionale.

Per quanto ci riguarda continueremo a proporre il confronto aperto anche in questa fase nella quale -di necessità- le diverse mozioni richiedono innanzitutto il consenso alla loro proposta generale.

Certi di una risposta,

rivolgiamo fraterni saluti,

Davide Ferrari