lunedì 20 gennaio 2003

Intervento su un articolo di Carlo Monaco.


Di Davide Ferrari
Capogruppo Due Torri-Ds

Carlo Monaco invita la Sinistra bolognese a non avere due pesi e due misure nel valutare le politiche scolastiche dei Comuni.
Quello che è buono a Reggio Emilia non può essere cattivo a Bologna, solo perché governa il Sindaco Guazzaloca.
Non solo sono d'accordo ma rilancio.
La Giunta bolognese vuole "fare come a Reggio"?
Benissimo, allora avanti.
Reggio Emilia sta procedendo in un importante itinerario per dare autonomia alle Scuole dell'infanzia comunali, per difenderle, dunque, non per privatizzarle.
La strada che si è scelta è quella di una Istituzione che raccolga le scuole ed i servizi educativi, dia loro maggiore visibilità, li costituisca sempre di più come un pezzo importante della vita culturale e democratica di quella città.
Si, perché la scuola non è un servizio sociale, a domanda individuale, che ci può essere o non essere a seconda di come la società si organizza.
E' molto di più, è un diritto.
Vorrei far notare che è esattamente la strada che i Ds propongono, in Consiglio comunale, e da tempo.
Se Monaco è d'accordo impegni la sua cultura e la sua competenza per orientare in tale direzione la Giunta e la coalizione che governa.
Viceversa, in questi anni, se è stato mantenuto un impegno dell'amministrazione comunale ciò si deve, a me pare dovrebbe essere riconosciuto, anche ad una strenua opposizione che in tanti abbiamo condotto contro quel piano, poi ritirato dalla Giunta, che prevedeva di ridurre di un terzo la presenza comunale nelle scuole dell'Infanzia e di destinare le risorse "risparmiate" alle scuole private.
Oggi si parla di una Fondazione.
Monaco conferma l'intenzione.
Il ViceSindaco Salizzoni ha fatto riferimento ad una "Fondazione di Comunità".
Ma il tema affascinante delle "Fondazioni di comunità", che va approfondito, richiama in primo luogo settori della solidarietà sociale.
Lì, con questo strumento, chi opera nel volontariato, intende raccogliersi, alzare la sua capacità di intervento, mettere radici istituzionali, grazie all'apporto delle Fondazioni bancarie e degli Enti Locali.
Ma per le Scuole bolognesi andare verso l'affidamento della gestione ad una Fondazione, farebbe fare il processo inverso.
Si destrutturerebbe un impegno istituzionale, togliendo identità a scuole riconosciute dai cittadini, parificandole ad altre offerte educative non pubbliche.
Chiarisco che non si sta parlando di dare vita ad una società, come la mitica "Reggio children", per la diffusione della cultura educativa, che sarebbe da noi benvenuta, ma di esternalizzare la gestione delle scuole.
Ricordiamo che, nel settore Infanzia, la grande maggioranza delle scuole pubbliche, che la Costituzione prescrive debbano essere necessariamente presenti in tutto il territorio nazionale, sono Comunali, a Bologna.
D'altra parte , con i chiari di luna della finanza pubblica, è del tutto improbabile che si realizzi mai un massiccio intervento dello Stato.
Ecco allora: con la Fondazione, a Bologna, scomparirebbe quasi interamente la presenza di scuole dell'Infanzia gestite direttamente dal pubblico.
Non è una cosa di poco conto.
Ma se ne aggiunge un'altra.
Chi pagherebbe, per "tirar fuori" i cento miliardi che oggi investe il Comune, traendo risorse dalla fiscalità generale?
Le famiglie con bambini in età "ritornano" al Comune meno di un quinto di questa spesa, con le rette dei Nidi e la refezione.
Forse, nei primi anni di vita, per la pressione dei cittadini e degli insegnanti, una Fondazione pubblico-privato manterrebbe alti livelli di qualità e di quantità dei servizi e delle scuole, ma poi, nel tempo, come potrebbe garantirli?
Investire nelle scuole è una scelta istituzionale.
Non posso credere che Monaco non comprenda la gravità di volerla ridurre progressivamente.
Sarebbe un passo indietro per tutta la città.
Comunque, lo scoop del Resto del Carlino ha avuto un merito: ha fatto venire avanti un dibattito sulla prospettiva delle nostre scuole.
Noi siamo interessatissimi a portarlo avanti.


domenica 12 gennaio 2003

Ma Bologna sta pensando a privatizzare la gestione



Risposta ad una letteradi Davide Ferrari
Caro Benozzo, la tua lettera testimonia la continuità del tuo impegno serio e appassionato per la scuola nella tua città e in Emilia. Devo sinceramente dirti, però, che le tue considerazioni partono da presupposti non fondati che conducono poi a conclusioni politiche che non condivido. 1. La posizione dei DS all'opposizione e dei DS al governo, nelle città dell'Emilia Romagna, sul tema delle scuole per l'infanzia, oggi, mi pare possa essere senza troppi sforzi la medesima: SI ad istituzioni autonome che diano maggior valore alla libertà delle scuole comunali, NO alla trasformazione delle scuole comunali in un settore del mondo delle offerte private di servizi. Il privato sociale e/o l'associazionismo genitoriale sono già coinvolti, da anni, e possono esserlo ancora di più in fondazioni, società o progetti integrati per la diffusione del 'marchio di qualità' delle 'città per l'infanzia', per la formazione professionale e genitoriale, nonché in progetti di nuove Istituzioni, tramite project financing o altre forme. Certamente nessuno può porre limiti alla fantasia e all'inventiva dei nostri amministratori che devono far quadrare i conti fra l'esigenza di mantenere le scuole, aumentare qualità e posti, combattere con le norme assurde e taglieggiatrici delle finanziarie di Tremonti. 2. Le intenzioni dell'assessore Pannuti , a Bologna, sono ben diverse. Egli ritiene che ci siano troppe scuole pubbliche per l'infanzia e che questo deprima il mercato. Ha così cercato di chiuderne un terzo, ma una opposizione molto determinata glielo ha impedito raccogliendo 10.000 firme per la salvezza delle scuole comunali. Poi ha iniziato a studiare le forme di una vera e propria privatizzazione della gestione, sì proprio così: dell'hard core del sistema. Dobbiamo dire NO senza alcuna ambiguità a questa proposta. Essa farebbe scomparire, di fatto, l'offerta pubblica a Bologna, prefigurerebbe un futuro incerto addirittura nella medesima capacità di avere a Bologna, come c'è oggi, la piena copertura del diritto alla scuola da tre a sei anni. Non giovano i sofismi. Bisogna essere chiari: i nidi e le scuole costano 100 miliardi, nella nostra città. Al Comune tornano indietro, per rette e refezione, risorse inferiori ad un quinto della spesa. Nessun privato potrebbe 'compartecipare' a tenere in piedi un Ente con un tale carico gestionale, senza proporre, quantomeno, la sua progressiva riduzione. Come vedi c'è abbastanza materia sia per dire NO a Guazzaloca e Pannuti, sia per dire SI, con i cittadini, gli operatori, gli insegnanti, il mondo della cooperazione e delle imprese, le fondazioni bancarie, a un progetto alternativo che si faccia forte della bellezza e credibilità delle nostre scuole, che non le consideri un albero da ridurre a legna.
12 gennaio 2003L'unità E-R

mercoledì 1 gennaio 2003

Davide Ferrari in Comune. Altri Interventi del 2003.

Monday, October 27, 2003
COMUNE BOLOGNA. FERRARI (DS): CANTIERI A PROVA DI DISABILE=

(Da DIRE)- BOLOGNA- "LA QUALITA' DI VITA DI TUTTI I 'DIVERSAMENTE
ABILI' A BOLOGNA, per quanto riguarda la mobilità, e' peggiorata.
BISOGNA RENDERSI CONTO CHE SE
SI guarda alle LORO ESIGENZE, LA CITTA' MIGLIORA PER TUTTI".
IL CAPOGRUPPO DS AL COMUNE DI BOLOGNA DAVIDE FERRARI COMMENTA
COSI' LA CONDIZIONE DEI NON VEDENTI BOLOGNESI DOPO L'AUDIZIONE
DEI LORO RAPPRESENTANTI NELLE COMMISSIONI "MOBILITA'",
"TERRITORIO E AMBIENTE", E "SICUREZZA SOCIALE"."E' OPPORTUNO CHE
NELLA PROSSIMA SEDUTA DELLA COMMISSIONE, L'OTTO NOVEMBRE, SI
APPROVI UN INDIRIZZO ALLA GIUNTA, PERCHE' TUTTI I LAVORI DI
MANUTENZIONE URBANA VENGANO FATTI ESEGUIRE CONSULTANDOSI CON LE
ASSOCIAZIONI E RISPETTANDO UNO STANDARD CHE POSSA SODDISFARE LE
ESIGENZE DELLE PERSONE CON 'DIVERSA ABILITA', COME LA
REALIZZAZIONE DI PERCORSI GUIDATI 'SICURI' O L'ELIMINAZIONE
DELLA FORESTA DI PALI E CARTELLI DAI MARCIAPIEDI" PROSEGUE
FERRARI. "QUEST'AMMINISTRAZIONE HA VOLUTO FAR CREDERE CHE
BOLOGNA E' TERRITORIO DOVE ALLE AUTO TUTTO E' PERMESSO, MA SI
DEVE RENDERE CONTO CHE A CAUSA DI CIO' PER I PIU' DEBOLI SONO
PEGGIORATE SICUREZZA E VIVIBILITA'".



10 anni del Museo Morandi
Dichiarazione di Davide Ferrari

Rispondendo alle domande dei cronisti presenti oggi a Palazzo d'Accursio per la Conferenza stampa di presentazione del decimo anniversario del Museo Morandi, Davide Ferrari, capogruppo Due Torri-Ds in Consiglio comunale ha dichiarato:

"Il Museo Morandi è un patrimonio inestimabile della città.
Invece di discutere di perizie legali sulla validità attuale delle condizioni del lascito di Maria Teresa Morandi, era doveroso oggi, rivolgere a lei ed alla
sua memoria il riconoscimento di gratitudine di tutta la città e del Comune di Bologna.
Così ha fatto l'Avv. Berti, dimostrando, come sempre, la propria statura intellettuale e morale.
Bisogna fare del Museo un perno della politica culturale e dell'immagine complessiva di Bologna.
Da questo punti di vista apprezzo le iniziative in corso, che dimostrano però le immense potenzialità del Museo qualora fosse adeguatamente valorizzato.
Servono risorse, autonomia, progettualità.
Mi stupisce sempre l'assenza del Sindaco che doveva anche oggi sentire il dovere di essere alla presentazione, e che deve dire, finalmente, parole chiare sul futuro del Museo.
Morandi non era, del resto, una delle tre M, sia pure in bizzarra coabitazione con Minghetti e Marconi, del "progetto" culturale della bolognesità guazzalochiana?".



Wednesday, October 01, 2003
Savena, via Toscana: altri slittamenti
Forte iniziativa dell'opposizione


Mercoledi' 1 Ottobre, l'Ass. Pellizzer ha risposto ad una interpellanza del consigliere Davide Ferrari su alcuni lavori particolarmente urgenti per mettere in sicurezza il transito di pedoni e biciclette e dare un po' di respiro ad una delle zone (via Toscana e dintorni) maggiormente sottoposta alle conseguenze di un traffico non regolato e oberato di mezzi pesanti.
Riportiamo la tabella degli interventi di cui si e' parlato, con tra le parentesi le date "promesse" da Pellizzer a Maggio, ai cittadini ed al Quartiere, ed i tempi "ri-promessi" oggi.
...............
Sottopasso ciclopedonale via Ponchielli: (Settembre 2003) va a Dicembre-Gennaio 2003.
Sottopasso c.p. via delle Armi (Settembre 2003) va a 2004 inoltrato
Passerella ponte Savena (Luglio 2003 e fine lav settembre 2003) va a Gennaio 2004 l'in.lav.
.......................
Notizie un poco migliori per la messa in sicurezza del s.passo Foscherara ( fine lav. promessi Luglio 2003) termine oggi fissato entro meta' Ottobre, e per la pista ciclabile della Canaletta Savena ( Luglio 2003) dove va a fine Ottobre l'inizio dei lavori.

"Il quadro e' desolante- ha dichiarato Davide Ferrari. Non a caso avevamo ribattezzato il piano di questi investimenti "piano degli slittamenti".
Pellizzer ha fatto piu' volte promesse "precise", in questo mandato e non riesce mai a mantenerle. La verita' e' che non e' una priorita', per questa Giunta, mettere i pedoni, cioe' i bambini, gli anziani in primo luogo, in sicurezza.
Stiamo seguendo l'iter lentissimo di queste infrastrutture, giorno per giorno.
Sono 47 le interpellanze e gli atti consiliari fatti dal Gruppo Due Torri sull'insieme delle questioni della viabilita' a S. Ruffillo, dall'inizio del mandato.
C'e' n'e' ben donde.
Andremo in Consiglio comunale, facendo indire una sessione straordinaria dei suoi lavori,nell'ambito di una campagna su nove argomenti-simbolo, uno per Quartiere, per proseguire il nostro pressing. E' infatti questo un'esempio che vale a livello cittadino".

Maria Busi


Tuesday, July 01, 2003
FERRARI, SISSA, SCALISE, BERTONI:
MANIFATTURA DELLE ARTI UNA PROPOSTA PER PASOLINI.


Quattro poeti bolognesi, il docente universitario
Alberto Bertoni, il drammaturgo Gregorio Scalise,
Giancarlo Sissa, noto per "le poesie
dell'educatore", il direttore di "Casa dei pensieri"
Davide Ferrari, hanno avanzato oggi una
proposta per una "INTITOLAZIONE DOLCE" della
Manifattura delle Arti a Pier Paolo Pasolini.
Non si tratta di una richiesta istituzionale al
Sindaco o all'Università - spiegano i quattro- ma
di un impegno personale che vogliamo sia preso, pian
piano, giorno dopo giorno, da tutti i bolognesi,
a cominciare dagli studenti e dai docenti
dell'Università, dagli operatori e dagli utenti
della Cineteca e della nuova GAM.
Vogliamo che questo nuovo strordinario rione
della città diventi la "ZONA PASOLINI".
Così come ci sono " i Garganelli" o "la Noce", o
infiniti altri luoghi NOMINATI SENZA AVERE NOME,
ci sia anche la zona Pasolini, la contrada Pasolini.
Prendiamo un impegno personale, tutti, di
nominare così la nuova Manifattura delle Arti.
Diciamo, tutti, al momento di fissare un
appuntamento in quel luogo: "ci vediamo alla Pasolini".
Questa è, in sintesi, la proposta di Bertoni,
Sissa, Scalise, Ferrari.


Perchè Pasolini?
Lo ha chiarito Davide Ferrari, intervenendo oggi
in Consiglio Comunale "Pasolini è stato il più
grande artista impegnato sul versante dell'incontro fra
la cultura della parola, della poesia, e la cultura
dell'immagine, della pittura e del cinema".

Pasolini è nato a Bologna, qui ha studiato, al
liceo Galvani e all'Università.
Bologna è il luogo d'incontro con i suoi amici di
sempre, Roversi, Scalia, Leonetti, Renzi,Giovanna
Bemporad,Silvana Mauri Ottieri.
Proprio a Bologna Pasolini maturò la sua
fortissima impressione coloristica, la sua attitudine
pittorica,sotto l'egida dell'insegnamento di
Roberto Longhi.
La Manifattura delle Arti, come figlia di una
lunghissima tradizione bolognese di attenzione
allo studio dell'immagine, deriva anche da questa
stagione che Pasolini attraversò, interpretò, portò nel
mondo intero.

La proposta, nell'intenzione degli autori, vuole
"allargarsi liquidamente, come macchia di olio"
con l'adesione di centinaia di persone, nel
comportamento
quotidiano, vuole affermare un nome, un modo di
dire e
di fare e non mettere una targa sopra un muro.

P.Ufficio Stampa
M. Busi


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Per adesioni e impegni a
"NOMINARE PASOLINI"
perpasolini@hotmail.com


Tuesday, June 24, 2003
MINORI BOLOGNA. CONTRO GLI ABUSI UN AMICO NEL WEB=

(Da lanci dell'Agenzia DIRE)- BOLOGNA-
DUE PROPOSTE PER CONTRASTARE LA PEDOFILIA E
L'ABUSO SUI MINORI: UN "FILTRO FAMIGLIA" DA INSTALLARE NEL
PERSONAL COMPUTER DI CASA, PER PROTEGGERE LA NAVIGAZIONE IN
INTERNET DEI MINORI E IL "WEBTUTOR", UN AMICO IN RETE DISPOSTO
AD AIUTARE E A RISPONDERE AI DUBBI DEI PICCOLI NAVIGATORI.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA, DOPO UN ANNO DI LAVORI DELLA
"SOTTOCOMMISSIONE SUL TEMA DELLA PREVENZIONE E CONTRASTO DEGLI
ABUSI AI MINORI", RIVOLGE UN APPELLO- TRAMITE LE COMMISSIONI
SANITA' E DELLE ELETTE- ALLA GIUNTA COMUNALE PERCHE' SI IMPEGNI,
TRA LE ALTRE COSE, AD APPLICARE QUESTI DUE STRUMENTI.

SULLA PREVENZIONE DELLA PEDOFILIA e degli altri pericoli VIA INTERNET E' INTERVENUTO
ANCHE IL CAPOGRUPPO DS, DAVIDE FERRARI, PROMOTORE DEL PROGETTO
DI WEBTUTOR.
"I FILTRI NEI COMPUTER possono essere FACILMENTE AGGIRABILI e comunque richiedono una costante presenza della famiglia che non può affidare il controllo solo a strumenti tecnici.
DICHIARA FERRARI- QUELLO CHE SERVE E' UN servizio IN RETE
CHE PERMETTA AI BAMBINI ed ai ragazzi minori DI AVERE DELLE RISPOSTE AI DUBBI CHE INCONTRANO NAVIGANDO, e sul come comportarsi per sfuggire i pericoli che sulla rete si possono incontrare.SIA SULLA pornografia e PEDOFILIA, SIA SUL GIOCO
D'AZZARDO, SIA SUL CONSUMO IMPROPRIO DI FARMACI, un problema molto grave connesso ai disturbi dell'alimentazione e della socialita' tipici dell'età evolutiva.
UN "AMICO NELLA RETE" CHE SIA ASSOCIATO AGLI ALTRI SERVIZI DELLA RETE CIVICA IPERBOLE".

Friday, June 20, 2003
S.Donato,BOLOGNA. FASCIA BOSCATA, PRIORITA' AL VERDE.
MONACO: MANCANO I FONDI, ACCORDO COI PRIVATI;
Ferrari,DS: Salvare il Verde.
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(Da lanci dell'Agenzia DIRE)-
BOLOGNA-

LA FASCIA BOSCATA NEL QUARTIERE SAN DONATO
RESTA "UNA PRIORITA', UN OBIETTIVO PRIMARIO E STRATEGICO
DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE". MA I SOLDI PER REALIZZARLA,
COSI' COME PREVISTO DAL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI DIECI ANNI
FA, NON CI SONO. A SCOMBINARE LE CARTE E' INTERVENUTO IL NUOVO
PROGETTO DELL'AMPLIAMENTO DELL'AUTOSTRADA: MENTRE PRIMA DOVEVA
ESSERE REALIZZATO IN SEDE, CON TUTTE LE SPESE DI
RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA (E QUINDI ANCHE LA FASCIA BOSCATA) A
CARICO DELLA SOCIETA' AUTOSTRADE, ORA, CON IL PASSANTE A NORD,
L'ENTE CONTRIBUIRA' SOLO PER UNA PICCOLA PARTE AI FINANZIAMENTI.
IL GROSSO DELL'INVESTIMENTO, QUINDI, PESEREBBE TUTTO SULLE CASSE
COMUNALI, CHE PERO' LANGUONO. L'AREA IN OGGETTO (POSTA TRA LE
VIE SAN DONATO, GOLDONI, VIALE EUROPA, L'ASSE FERROVIARIO E LA
TANGENZIALE) E' DESTINATA A VERDE: TALE DESTINAZIONE, FA SAPERE
L'ASSESSORE COMUNALE ALL'URBANISTICA, CARLO MONACO, ATTRAVERSO
UNA RISPOSTA SCRITTA LETTA OGGI IN COMMISSIONE ASSETTO DEL
TERRITORIO DI PALAZZO D'ACCURSIO E AFFIDATA ALLA VOCE
DELL'INGEGNER MAURO BERTOCCHI, "NON E' NEL FRATTEMPO MUTATA". MA
I DIECI ANNI TRASCORSI INVANO HANNO FATTO SI' CHE IL PIANO
PARTICOLAREGGIATO STUDIATO AD HOC ""SIA SCADUTO". L'UNICA
STRADA, QUINDI, NON AVENDO IL COMUNE LE RISORSE NECESSARIE PER
ESPROPRIARE LE PORZIONI DI TERRENO NON DI SUA PROPRIETA', RESTA
QUELLA DELLA CONCERTAZIONE CON I PRIVATI.
UN ACCORDO TRA COMUNE E PROPRIETARI, PERO', CHE NON PIACE
AFFATTO ALL'OPPOSIZIONE. DIETRO LA MANOVRA, ACCUSA IL CAPOGRUPPO
DS, DAVIDE FERRARI, SI NASCONDEREBBE INFATTI il rischio di dare il
via ad una edificazione a vantaggio di privati ma a danno sdel Verde.
"Le ripetute dichiarazioni di Monaco dicono chiaramente si MIRA, CON
L'INNALZAMENTO DEGLI INDICI, A SUSCITARE
L'INTERESSE DEI PRIVATI A COSTRUIRE, OTTENENDO IN CAMBIO
ANZICHE' UNA FASCIA BOSCATA SOLO UN PICCOLO GIARDINETTO".

Alla opposizione SI AGGIUNGONO le voci DEI
RESIDENTI, COSTITUITISI IN COMITATO CITTADINO (DAL NOME,
APPUNTO, "COMITATO FASCIA BOSCATA), CHE TEMONO LO SMANTELLAMENTO
"DELL'ULTIMA AREA VERDE ESISTENTE NEL QUARTIERE, ORMAI SOFFOCATO
DAL TRAFFICO, DALLO SMOG E DAI RUMORI". I CITTADINI SONO STATI
ASCOLTATI OGGI DALLA COMMISSIONE COMUNALE, SU RICHIESTA DEL
GUAZZALOCHIANO ALBERTO VANNINI (LTB). PER IL COMITATO, LA FASCIA
BOSCATA "DEVE ESSERE FATTA", NON CI SONO ALTERNATIVE,
SOPRATTUTTO IN VISTA "DEL NUOVO SVINCOLO AUTOSTRADALE DELLA
FIERA E DEL NUOVO PARCHEGGIO, CHE AUMENTERANNO NOTEVOLMENTE I
FLUSSI DI TRAFFICO", SPIEGA ALESSANDRO SABBI, PRESIDENTE DEL
COMITATO. LA PREOCCUPAZIONE "E' GRANDE, TEMIAMO CHE ALLA FINE
ANCHE QUEST'AREA CAMBI DI DESTINAZIONE E CHE SI REALIZZI
QUALCOS'ALTRO AL POSTO DEL VERDE. IN QUESTI ANNI SONO ARRIVATI
SEGNALI CHIARI IN QUESTA DIREZIONE". I CITTADINI, QUINDI,
CHIEDONO "ASSICURAZIONI IN MERITO AL COMUNE: VORREMMO CHE LA
FASCIA BOSCATA- INSISTE SABBI- DIVENTASSE UNA SCELTA CONDIVISA
DELL'AMMINISTRAZIONE. NON SIAMO PIU' DISPOSTI A RAGIONARE SU
ULTERIORI RIDUZIONI DI SPAZI (GIA' AVVENUTE PER LA REALIZZAZIONE
DELLA MULTISALA MEDUSA E DEL FUTURO DEPOSITO DEL METRO')". LA
PROVA DEL NOVE SARA' A LUGLIO, ANNUNCIA IL COMITATO, "QUANDO IL
COMUNE PRESENTERA' IL PIANO STRUTTURALE: ALLORA SI VEDRA' COSA
INTENDE FARCI IN QUELL'AREA".
Al termine della riunione VANNINI (La Tua Bologna), PRESENTA UN
ORDINE DEL GIORNO CON IL QUALE
INVITA LA GIUNTA "A PROMUOVERE INCONTRI CON I PROPRIETARI PER
STILARE UN ACCORDO DI PROGRAMMA". MA FERRARI INSISTE E PRESENTA
UN SUO ORDINE DEL GIORNO: "IL COMUNE DEVE RIBADIRE LA
DESTINAZIONE A VERDE DI QUELL'AREA ANCHE NEL PROSSIMO PIANO
STRUTTURALE, E INTERVENIRE PER MIGLIORARE LA VIABILITA' DELLA
ZONA".



Thursday, June 19, 2003
BOLOGNA. NIENTE PARCHEGGIO, ci sara' FESTA IN VIA ORFEO

(DIRE)- UNA NOTTE DI FESTA IN STRADA. VIA ORFEO SI
ILLUMINA DI LUCI, MUSICA E SPETTACOLI PER CELEBRARE IL
PARCHEGGIO CHE NON SI FARA'.
IL 21 GIUGNO VIA ORFEO FESTEGGIA E
IL PARERE DELLA COMMISSIONE EDILIZIA DEL COMUNE DI BOLOGNA CHE
HA GIUDICATO GLI ORTI BOTANICI PRESENTI NELLA ZONA "LUOGO DI
ALTA VALENZA STORICO CULTURALE E AMBIENTALE" E HA NEGATO IL VIA
LIBERA AL PROGETTO DEL COMUNE DI UN PARCHEGGIO SOTTERRANEO. NEL
TRATTO DI STRADA CHIUSO LA TRAFFICO (DALL'INCROCIO DI VIA RIALTO
A QUELLO CON VIA DE' COLTELLI) DALLE 16 A MEZZANOTTE ANDRA' IN
SCENA UNA LETTURA ANIMATA E DISEGNATA DI FIABE A CURA DI SANDRA
PASSARELLO E ROBERTO DAVID, CON POESIE SOTTO I PORTICI CON
GIANCARLO SISSA, ALBERTO MASALA, STEFANO DELFIORE, SALVATORE
JEMMA E FRANCESCA SERRAGNOLI.
VERSO LE 18, INVECE, LO SPETTACOLO "IL GIARDINO DELLA
MUSICA", A CURA DELL'ASSOCIAZIONE "LA VOCE IN ASCOLTO" E POI UN
INTERMEZZO DI MUSICA CLASSICA. DALLE 21 IN POI ANCORA MUSICA E
INFINE LA LOTTERIA. LA FESTA SARA' ANCHE L'OCCASIONE PER
CELEBRARE UN ANNO DI VITA DEL COMITATO "GLI ORTI DI ORFEO".
A proposito della vicenda ecco la dichiarazione di Davide Ferrari, capogruppo Due Torri-Ds:
"La decisione della commissione Edilizia del Comune e', nelle condizioni date, un buon risultato. Ma e' la Giunta che deve intervenire, non ci si puo' lavare le mani lasciando solo ad un organo tecnico l'onere di decidere. Bisogna approvare un vero e proprio "piano regolatore del verde urbano" per mettere al riparo tutte le aree residue di verde e "coltura" storica della citta' ".